sabato 11 luglio 2009

Michael Jackson vita nella musica


L'eterno Peter Pan della musica leggera non c'è più. Il re del Pop Micheal Jackson è morto nella sua casa di Los Angeles, dopo una carriera gloriosa tra dischi di successo, concerti spettacolari e processi nei quali fu implicato.

Cantante, ballerino e attore, la carriera di Jackson inizia prestissimo.
Ad appena sei anni entra nella band insieme ai suoi fratelli: i Jackson Five. Due anni dopo diventa cantante e il primo singolo I want you back lo fa conoscere al grande pubblico. In dieci anni il gruppo pubblica 19 album.

Nel 1978 debutto cinematografico al fianco di Diana Ross con ''The Wiz'', del quale cura anche la colonna sonora. Ma è nel 1979 il salto di qualità con l'album ''Off the Wall'': 20 milioni di copie vendute, 10 singoli tutti in classifica e collaborazioni con star del calibro di Stevie Wonder e Paul McCartney.
Jacko prende in mano il suo futuro: dalla musica alle coreografie, arrivando ad inventare il famoso passo ''moonwalk''.
Nel 1982 arriva all'apice della carriera con ''Thriller'', capolavoro pop prodotto da Quincy Jones.
E' l'album più venduto di tutti i tempi. Nel mondo della musica sarà ricordato anche come il primo disco che apre ai videoclip: i singoli Thriller (regia di John Landis) e Billie Jean spopolano sulla neonata MTV.

Negli anni Ottanta è l'icona musicale più popolare del mondo: compone l'inno umanitario ''We are the world'' coinvolgendo le più grandi star della musica americana in favore delle popolazioni africane.

L'enorme successo però lo cambia: diventa una star megalomane, egocentrica e piena di fobie. Si sottopone a numerosi interventi di chirurgia plastica fino a cambiare completamente colore alla sua pelle.
Gli album Bad e Dangerous vanno bene ma non quanto Thriller e il mito di Jacko si appanna. Nel 1993 arrivano le accuse di molestie sessuali nei confronti di minori, poi il matrimonio lampo durato due anni con la figlia di Elvis Presley, Lisa Marie e la seconda moglie, Debbie Rowe, che gli da due figli.
Il successo sembra finito, iniziano i guai. Viene portato in tribunale per le accuse di abusi ai minori, ma alla fine l'ex bambino prodigio viene scagionato.

Forse manipolato da chi gli era vicino, nonostante fosse amatissimo da tutti i suoi fans, Jackson non ne imbrocca più una. Arriva a comprare (per poi rivendere in seguito) i diritti delle canzoni dei Beatles e la tenuta da sogno di Neverland in California. Fino alle notizie di qualche mese fa, che preannunciavano il suo ritorno.

Le cause della sua morte verranno chiarite dall'autopsia. Anche la polizia di Los Angeles vuole vederci chiaro.
La morte è arrivata in un momento di rilancio dell'artista che aveva già preannunciato una serie di 50 concerti a Londra, proprio per far fronte ai debiti.
Il re del pop era infatti anche in difficoltà economiche (strano a dirlo...). Ben 500 milioni di debiti contratti con i suoi creditori, più di 350 milioni di euro. Nel 2001 aveva ottenuto un prestito di 200 milioni di dollari dalla Bank of America per pagare gli avvocati delle sue vicende giudiziarie. La popolarità di Micheal non era più alta come negli anni Ottanta e l'acquisto dei suoi dischi era drasticamente diminuito.

Ora toccherà alla Aeg, che si era fatta garante degli spettacoli, di rimborsare tutti i biglietti già acquistati per le date londinesi. Ormai il trono del re del Pop resterà vuoto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo ricordremo solo per la sua straordinaria musica.

Il resto non siamo noi a giudicare.

SISTER.

zolfillo ha detto...

La sua morte è stata indegna, meritava di vivere ancora... La gente gioca con le vite delle persone e non prende in considerazione niente, solo il denaro e la bella vita.